Lo spettacolo della vita è uno dei miei preferiti e la città uno dei luoghi dove la varietà dei tipi umani si presta meglio all’osservazione, quando mi soffermo un istante.
La strada è una passerella che uomini e donne, più o meno giovani, calcano in un viavai di sguardi mancati o ricambiati; ciascuno con il suo per la testa, un pensiero autentico se anche libero.
“Non restare chiuso qui, pensiero” cantavano i Pooh, il complesso musicale che ha fatto la storia del pop-rock italiano, cui Italiano Standard rende omaggio in una pillola dedicata – La canzone.
A quel pezzo autentico si è ispirato il duo Gemelli DiVersi vent’anni dopo, Un attimo ancora. Mi piace ricordarlo a più di vent’anni perché trovo che non sia meno originale del brano composto nel 1977.
Sul tema dell’autenticità (e dell’interpretazione parodistica) mi soffermo nella più recente delle Pillole di vocabolario; anche io m’interrogo sulle verità date in pasto alla pubblica opinione.
Al netto della differenza tra vero e autentico, la realtà può ben superare l’immaginazione. Basta fermarsi un minuto – “un attimo ancora” – per vedere la miseria e la grandezza in ognuno di noi attraverso la strada.
Buon ascolto, buona vita!