In questo tempo di disaffezione per la vita politica, torna in mente la locuzione latina che si usa ancora oggi per indicare un sistema di governo demagogico: panem et circenses, pane e circo. La parola – Pasta, comunque, sarebbe più appropriata ai gusti gastronomici in Italia, dov’è ben radicata altresì una tradizione musicale piuttosto melodica. Di note e parole melodiose, passando dal cibo alla musica, ne abbiamo sentite ancora all’ultimo festival della canzone italiana, il più grande circo mediatico d’Italia.
Il Festival di Sanremo, giunto alla sua 73^ edizione lo scorso febbraio, è tra le manifestazioni che esprimono la cultura popolare italiana e che resistono meglio al tempo, anche rinnovandosi. La canzone uscita in podcast durante la settimana del festival canoro di quest’anno è datata 1982 e s’intitola Felicità: un’inesauribile fonte di piacere per i fan di Al Bano & Romina Power; una sofferenza per le orecchie di chi non ha mai apprezzato il duo più longevo della canzone italiana.
Nonostante fossero sposati, Romina non sostituì mai il proprio cognome con quello di (Albano) Carrisi. Di solito, in Italia, chi si sposa non cambia cognome, anche se i figli e le figlie nate dal matrimonio portano il cognome del padre. L’attribuzione automatica alla prole del cognome paterno è stata dichiarata illegittima dalla Corte costituzionale lo scorso anno: d’ora in avanti sarà assegnato il cognome di entrambi i genitori o anche solo quello della madre.
Si tratta di un altro passo verso la parità dei diritti in capo ai genitori, uomini e donne, cui il diritto di famiglia riconosce uguali responsabilità nei confronti delle figlie e dei figli. Le disparità di genere nell’uso della lingua italiana, invece, non si possono dettare per legge. Il punto più recente è uscito proprio nella Giornata mondiale contro la discriminazione, per quanto si tratti solo di questioni relative all’uso della grammatica.
Per conoscere anche il significato di qualche parola discriminatoria in riferimento alle donne, si può riascoltare una vecchia pillola di vocabolario: Celibe. Questa parola è usata anche riguardo alle donne, certamente preferibile a ‘zitella’ che ha un significato peggiorativo. Per fortuna, però, sta cambiando il tono del discorso pubblico con cui sono descritte le donne, come sta cambiando il modo di identificarle in determinati ruoli sociali.
Due donne primeggiano nell’attuale scena politica in Italia: la leader del partito di maggioranza relativa (e capo del Governo italiano, Giorgia Meloni) e la leader del principale partito di minoranza (Elly Schlein). Dispiace che ciò accada nel momento storico in cui l’affluenza alle urne elettorali è la più bassa da quando si vota a suffragio universale, comunque speriamo che queste donne non siano della stessa pasta di tanti uomini che le hanno precedute (il cui cattivo esempio ha fatto disaffezionare alla politica).
Per concludere con un augurio a tutte le donne, che è ancora una locuzione latina, ad maiora! Verso cose più grandi.