Ci siamo, di nuovo: è il giorno più corto dell’anno! Le ore di luce solare sono pari alle ore di buio nell’emisfero nord. Mentre a sud dell’equatore si aspetta la fine dell’anno in piena estate, noi italianə ci prepariamo alle feste di fine anno con qualche strato di lana indosso. Abbiamo atteso lungamente questa stagione nel 2023, uno degli anni più caldi mai registrati, con la speranza che l’anno nuovo riporti temperature più miti.
Il calore buono, quello delle occasioni festive, si diffonde nell’aria natalizia: il calore del nucleo familiare, la luce della “stella cometa” – che secondo la tradizione cristiana preannuncia la nascita di Gesù; anche prescindendo dalla religione, c’è una comunanza di affetti che si rinnova ogni anno, ovunque ci sia calore umano.
Chi è più piccolə vive questi giorni nell’attesa del bambinello nel presepe – o di un regalo da scartare fra la vigilia e il giorno di Natale – con le speranze più fervide che caratterizzano l’infanzia, ma neanche le persone più grandi sono mai del tutto indifferenti a questa atmosfera; per loro è già un tempo dei ricordi, che pure hanno un avvenire. Italo Svevo ne racconta in L’avvenire dei ricordi, La lettura nel podcast più recente di Italiano Standard.
Per chi vuole restare in tema, è ancora disponibile una pillola di un anno fa: La canzone – Scendi dalle stelle, forse il canto natalizio più famoso in Italia; un’altra pillola, invece, risale al 2020, ma è attuale un paio di volte all’anno Oggigiorno – Solstizio. Da qui alla fine dell’anno, avremo alcuni minuti di luce solare in più, giusto in tempo per l’ultima delle Pillole di Italiano in podcast nel 2023 (on-line la settimana prossima).
Questa newsletter tornerà nel 2024 per offrire spunti e suggestioni a chiunque voglia praticare ancora la lingua italiana; potrà farlo anche commentando questo post qui sotto.
Buona speranza a tuttə!