L’anno scorso ho riproposto in Pillole di italiano l’episodio che avevo già pubblicato un anno prima in occasione del mercoledì delle Ceneri, una ricorrenza che mi conviene anche perché di solito aggiorno il podcast settimanalmente, ma una volta ogni tanto mi prendo una pausa, solo per cambiare.
Quest’anno non ripubblicherò quella “pillola” di Oggigiorno, ma volendo si può riascoltare qui. Piuttosto preferisco promuovere la più recente delle Pillole inedite, che è uscita due settimane fa ed è dedicata alla parola ‘cambio’ sulla quale si può fare clic per ascoltare. Una pillola di vocabolario quantomai attuale.
L’ispirazione mi è venuta da una citazione di Luciano Canfora, che campeggia sulla pagina iniziale dello Zingarelli in versione digitale (il dizionario italiano che consulto più frequentemente). “Cambiamento… è il fenomeno più importante della storia umana…” Il che riporta alla necessità di adattarsi al cambiamento con l’urgenza immanente di oggigiorno.
Il conflitto fa parte sostanziale delle relazioni internazionali, questo mi è chiaro da quando ne ho una qualche contezza. Riusciranno davvero le nazioni ad abiurare la guerra? Si legge nella costituzione della Repubblica Italiana, che “ripudia la guerra… come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali…”
La costituzione italiana è ancora da attuare pienamente e non può che far ben sperare la recente modifica dell’articolo 9, stabilendo che l’iniziativa economica privata non può svolgersi in modo tale da recare danno alla salute e all’ambiente. Un cambiamento accolto con favore da chiunque abbia a cuore il futuro.
“Aprire la porta al cambiamento” è il motto della dottoressa Sharon Coleman, che mi ha concesso l’onore di un’intervista per la serie Anche io parlo italiano; in questo episodio, Sharon non parla del suo lavoro di psicologa, ma del rapporto con l’italiano di una persona che non ha avuto paura di cambiare (e forse una lingua seconda le è stata di aiuto).
Buon ascolto!