La stagione più calda è cominciata almeno un mese prima del solstizio d’estate quest’anno in Italia, con temperature ben al di sopra della media stagionale.
La pioggia primaverile è un lontano ricordo in campagna come in città e anche le comunità montane risentono della siccità che ha colpito vaste aree del Bel Paese.
Italiani e italiane, non meno del popolo di turiste/i che visitano lo Stivale in queste settimane, cercano refrigerio presso le località balneari lungo le coste, isole comprese.
Chi ha potuto è scappato/a dalla calura cittadina per ritrovare il piacere di una giornata in riva al mare o di una serata al lago, purché l’acqua prevalga nell’ordine degli elementi.
L’approdo non è difficile in un Paese che vanta oltre ottomila chilometri di coste e più di mille chilometri quadrati di superfici lacustri, senza contare i corsi d’acqua che l’attraversano.
La speranza è che per la fine di questa estate i fiumi riconquistino al mare il terreno perduto a causa della scarsità di acqua alla sorgente, persino quella del Po.
Aspettando che anche questa estate faccia il suo corso, mi rilasso mentre riascolto una delle Pillole di vocabolario nella posizione che preferisco.
Buone vacanze!