Passata l’ansia da shopping natalizio, è arrivato il tempo delle riunioni con la parentela; tempo e denaro spesi bene, nei limiti del possibile, che si vorrebbe dare in cambio di quanto se ne riceva. A volte il saldo non è positivo, ma non ci si bada; il Natale è la festa che accoglie la vita nonostante le premesse, quando le promesse sono più grandi e forte la speranza di mantenervi fede. Quel che resta non sono i regali che ci si è scambiatė, ma l’affetto familiare (quando c’è) e il rinnovato impegno a dedicarsi con passione all’altro, fuori da sé.
Attorno alle tavole abbondanti di cibo c’è un presentimento di grazia: un po’ di gentilezza nei rapporti umani, benevolenza, generosità. Se non è solo materiale, questa sovrabbondanza arriva perfino alle persone che trascorrono le feste da sole. Meglio solė che male accompagnatė, dice il proverbio citato nella pillola di vocabolario La parola – Compagnia, ancora disponibile per i soli membri del Supporter Club e per abbonatė al servizio Upgrade.
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Natale, Capodanno, Befana, chissà perché le hanno messe tutte in fila, così vicine, queste feste.
Anche io parlo italiano tornerà con qualche novità nel 2025; nel frattempo si può ascoltare o riascoltare qui un po’ di italiano parlato da persone di altre lingue. Ognuna ha la sua storia e una storia propria con l’italiano, per moltė di loro è una storia che continua nel nuovo anno. A loro e tuttė, auguri di Buon Anno Nuovo!