Questa settimana mi sono preso il tempo di andare più lontano, pur sempre in Italia, eppure fuori. Mi trovo in Sicilia, la mia terra nativa.
Prima di partire, ho fatto in tempo a registrare un nuovo podcast per Italiano Standard, online da una settimana.
Studiare i testi, estrarne brani, poi coinvolgere un’altra voce nella lettura, preferibilmente una voce amica. È il progetto che si realizza in una pillola di letteratura – La lettura.
Stavolta con un italianista, Domenico De Marco, che legge in Italiano Standard un estratto da Il gioco del rovescio, gli otto racconti di Antonio Tabucchi (1981).
Per “Lettera da Casablanca”, La lettura più recente, ho subito pensato a Domenico, anche se il suo percorso è molto diverso da quello che Tabucchi ha tracciato per chi “scrive”.
Eppure, il più iberico dei grandi autori italiani dà voce qui a un personaggio che mi sono immaginato come intriso di dolcezza, quanto Domenico.
Peraltro la “lettera” di Tabucchi è un racconto che sembra porre questioni sul diritto di essere semplicemente diversi da tutti gli altri; questioni che io e gli amici miei ci poniamo spesso.
È difficile spiegare chiaramente come si delineano i percorsi di vita che ognuno segue, e Tabucchi non lo pretende da un racconto in forma di lettera, ma il tentativo ne vale certamente la lettura.
Il mio è prima di tutto un invito all’ascolto e – perché no – una suggestione esotica, che sia iberica o latino-americana, quand’anche nordafricana, complice il vento caldo che soffia alle mie latitudini.