Anche oggi mi trovo nell’eremo tranquillo della mia stanza, dove preparo le sessioni di italiano, scrivo podcast e post come questo. Oliver si è accucciato sotto la scrivania per farmi e farsi compagnia, mentre fuori piove. Marzo, si sa, è un mese pazzo di pioggia e voglia di primavera, cui ho dato il benvenuto con una pillola di Italiano Standard, la prima di questo mese (ancora disponibile nella categoria La canzone – Primavera)
Mi piace ascoltare la sinfonia della stagione, il rumore della pioggia che batte sui vetri di casa, mentre fuori la città si agita. Il paesaggio urbano è tutto una combustione di sentimenti contrastanti, pieno di stimoli fisici e biologici e antropici, tanto che viene voglia di cercare un contatto più stretto con la natura. Ispirato da questi pensieri, ho composto una pillola di geografia con una panoramica degli ambienti che caratterizzano il territorio della penisola italiana (e non solo) : Oggigiorno – Paesaggio.
Monumento alle vittime civili della seconda guerra mondiale, Wapping (Londra) – foto di Sarah Tona su Unsplash
Della sua città, Milano “arsa” e “sublime” scrive Alda Merini nella raccolta di poesie Padre mio, di cui padre David Maria Turoldo è interlocutore ideale. Merini richiama alla memoria il servizio caritatevole che Turoldo rese alla città impazzita dopo la seconda guerra mondiale, impegnandosi nel centro culturale Corsia dei Servi e nel villaggio che accoglieva gli orfani di guerra. Merini offre il suo tributo di riconoscenza all’uomo, poeta e religioso, che seppe accogliere anche “una poetessa giovane / che parla di primavere” – con Voce di David che è pure il titolo del podcast La lettura più recente in Italiano Standard.
Si tratta di un invito a leggere l’opera integrale di alcune fra le voci più significative della letteratura italiana, quindi a proseguire il lungo cammino attraverso la lingua che è un gioco di luci e ombre: con i toni più scuri si dà rilievo a certe figure,
ma una ridondanza d’amore può fare schiattare dalle risa.
Così, finita la passione di un inverno, aspetto i frutti dell’abbondanza primaverile, e La parola – Luce mi dà rifugio.
Buona primavera!